Links:

air max 97, air max thea, air max 90, air max 95, hogan scarpe outlet, saucony scarpe online, manolo blahnik outlet online, Birkenstock Sandals Outlet Online, merrell shoes outlet online, jeans true religion, wireless beats by dre, moncler jacket, new jordans 2018

Blog:

CERTIFICARE UN IMPIANTO DI ULTRAFILTRAZIONE

CERTIFICARE UN IMPIANTO DI ULTRAFILTRAZIONE

DECRETO MINISTERIALE  174/2004 – L’avventura di certificare un impianto di Ultrafiltrazione

Per realizzare un impianto di Ultrafiltrazione con lo scopo di filtrare un’acqua di pozzo e renderla priva di solidi sospesi, batteri e quindi potabile per la produzione di generi alimentari, la normativa italiana richiede che tutta la componentistica a contatto con l’acqua potabile debba essere certificata D.M. 174/2004.

La difficoltà sorge al momento dell’acquisto della componentistica necessaria, in quanto in Italia ancora, pochi fornitori vendono prodotti certificati o, addirittura, non son nemmeno a conoscenza di questa normativa.

Altri ancora forniscono certificati di altri paesi come NSF americano, ACS francese o WRAS inglese, affermando che la conformità italiana non è mai stata chiesta o richiesta sporadicamente e quindi hanno evitato di spendere per eseguire i test di cessione dei loro prodotti.

Diverso è quando i fornitori che, sapendo di non essere in regola con la legge italiana per la mancanza di tale conformità, decidono di far eseguire i test da un laboratorio accreditato per soddisfare le nostre richieste ed avere un maggior vantaggio competitivo per la vendita in Italia. Per quanto ne sappiamo, attualmente i fornitori di membrane di ultrafiltrazione con tale conformità sono solo in due.

Nel dettaglio ecco la componentistica non certificata in Italia:

  • raccordi a saldare in acciaio inox il D.M. 174 richiede che per i componenti esclusivamente in AISI ci sia un certificato che attesta la prova di cessione del Cromo e del Nichel.
  • teflon a nastro per le filettature, usato in Italia su tantissimi raccordi dove passa l’acqua potabile, molti fornitori forniscono il certificato FDA e WRAS (non italiani).

Si possono invece facilmente trovare i seguenti componenti certificati: pompe, filtro autopulente, tubi pvc, raccordi pvc, flussimetri, tubi flessibili, guarnizioni per flange, serbatoio in polietilene, membrane di ultrafiltrazione, valvole a farfalla e contatori elettromagnetici.

In conclusione possiamo dire che i costruttori di impianti per il trattamento e l’adduzione di acqua potabile, eseguono autocertificazioni senza essere veramente sicuri che i materiali che installano siano conformi.
Se le normative in Italia venissero veramente applicate o se ci fossero più controlli da parte delle autorità competenti non esisterebbero sul mercato prodotti scadenti che possono mettere a rischio il nostro organismo e la qualità degli impianti.

Author Stefano Lazzerini

More posts by Stefano Lazzerini